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Non è un’impressione superficiale o soggettiva, o il solito “si dice” che ha il sapore di leggenda metropolitana: i canali social sono presenti e diffusi nella nostra vita quotidiana, e il tempo medio passato a scrollare schermate, sbirciare post e video divertenti e virali e condividerli si aggira, secondo il report “Digital 2023”, in media attorno alle 2 ore al giorno.
Complici di tale risultato sono anche le applicazioni di messaggistica come Whatsapp e Telegram e la fugace raccolta di informazioni che facciamo scoprendo Tweet diffusi e viralizzati tramite hashtag di tendenza e titoli di giornali online che spesso appagano l’esigenza di potersi dire “ben informati”.
Se ti sei fatto un’idea generale e convinta che essere connessi sia solo una questione di leggerezza e divertimento, continui a sentir parlare di piano editoriale social e si fanno strada dentro di te dubbi e perplessità: non ti preoccupare, sei nel posto giusto per chiarirti le idee.
In principio c’era Facebook
A metà strada tra diario quotidiano immediato e diretto e megafono virtuale attraverso il quale far sentire (e vedere) la nostra voce, Facebook, primo canale social per eccellenza, ha trasmesso a molti quel senso di libertà di esprimersi associato più alla spontaneità che ad un piano di azione organizzato.
Come però stai iniziando a capire, ogni social network ha una sua caratteristica di base da tenere nel debito conto e rispettare per non essere tagliato fuori e finire nel dimenticatoio o peggio ancora in un silenzio assordante nel bel mezzo della rete.
È una questione di feeding
Così direbbe Mina a Celentano, parafrasando quella bellissima canzone: quante volte sei stato catturato da un feed di Instagram ben fatto e hai clickato il mitico pulsante “Segui”? Tante, non c’è dubbio, e lo farai ancora.
Quella tavolozza di colori e immagini sistemate in bella mostra che ti conquista non è altro che il risultato di un piano editoriale ben fatto, un prezioso impegno che ripaga a suon di nuovi follower e di post e storie che fanno il pieno di cuori e commenti, facendoti sentire di essere stato ascoltato e di aver fatto centro.
E allora partiamo da Instagram
Vediamo insieme come fare per creare un piano editoriale Instagram ed ottenere il massimo risultato con il minimo e piacevole sforzo.
Partiamo da quello che ci capita di fare in altre situazioni quando ci viene un’idea o dobbiamo segnare e ricordare qualche cosa: ecco che scatta l’aiuto dei nostri amici foglietti gialli autoadesivi, che scarabocchiamo velocemente e poi appiccichiamo da qualche parte.
Al momento del bisogno che facciamo? Li riprendiamo in mano, rimettendo in ordine appunti e intuizioni: proprio quello che io faccio utilizzando Evernote, su più device, collegando le mie “note” (appunti, immagini, screenshot presi dal web, foto in diretta) con date, scadenze, calendari (con Google Calendar ricevo anche le notifiche) e dividendoli per argomento, potendo dire “ciao ciao” alla carta e alla confusione.
Quali tools e applicazioni puoi utilizzare per il tuo piano editoriale Instagram
Per realizzare un feed che punti ad un ottimo primo impatto visivo e che contiene, veicola e viralizza il mio account possiamo farci aiutare da un po’ di tecnologia alla portata di tutti
Puoi partire da Google Calendar segnando note, idee, link a siti o immagini, o caricandole sul Drive. Punto a suo favore, intuitività e facilità d’uso, e accesso da ogni device.
Se sei un patito del buon vecchio foglio di calcolo, con Excel di Microsoft e tutti i suoi gemelli diversi anche gratuiti inventati negli anni puoi strutturare una griglia-calendario con i vari contenuti che ti vengono in mente, e inserire scadenze e pubblicazione.
Se lavori in gruppo una soluzione online molto interessante è Trello caratterizzato da una bacheca alla quale si accede apportando idee e modifiche, con a tua disposizione modelli e layout di esempio già precaricati anche in maniera totalmente gratuita e strumenti che facilitano il lavoro condiviso.
Non posso infine non citarti Later applicazione disponibile sia via browser sia versione telefono. Si interfaccia con più piattaforme social consentendoti di gestire e migliorare la tua comunicazione virtuale, ed è intuitivo e piacevole da utilizzare senza bisogno di istruzioni e passaggi complicati.
Le idee al centro
Ora non ti resta che mettere a fuoco quello che è il cuore pulsante di un piano editoriale, cioè le tue idee, il racconto che vuoi fare di te, della tua attività, di quello che fai, per arrivare in maniera diretta e convincente al tuo pubblico potenziale: con una strategia di fondo, creare contenuti sarà davvero piacevole e appagante.
L’innovazione, il web e la tecnologia fanno parte del mio mondo lavorativo e delle mie passioni. Mi piace pensare alle città intelligenti del futuro, e poter contribuire alla loro progettazione.